“Alla fine di un giorno ozioso, in cui nessun cliente era venuto a bussare alla sua porta, l’avvocato uscì dal suo studio fregandosi le mani con aria felice, e disse:
Buona giornata, nessuno è venuto a chiedermi di anticipargli le spese” (Piero Calamandrei)
“Il lor salario ancora è chiamato con questo vocabulo d’honorario, per che da clienti lo ricevono per honore della tutela che prendono di essi” (T. Garzoni)
“La lotta per il diritto è un dovere della persona verso se stesso” (R. Jhering)
“Devi sapere che l’ingiustizia è per me la cosa più atroce di questo mondo” (J. Wassermann)
La determinazione del compenso dovuto per l’opera professionale dell’avvocato e le modalità del pagamento formano oggetto di uno specifico accordo tra avvocato e cliente, preceduto dalla consegna di un preventivo di massima, in relazione alla particolarità del caso.
Il 10.3.2014 è stato emanato il nuovo decreto ministeriale (D.M. 55/2014) che aggiorna i parametri forensi, cioè i valori di riferimento per la liquidazione da parte del giudice dei compensi dei legali o per la loro determinazione.